Settimana e didattica

7 febbraio 2013 Presentazione  Nessun commento

Cosa facciamo oggi??

LUNEDì “ facciamo finta che … ” 
gioco simbolico

MARTEDì “ tocco assaggio annuso ascolto e osservo …“
gioco sensoriale

MERCOLEDì “ che bel percorso … “
gioco motorio

GIOVEDì  “ tanto per impiastricciarsi un po’ …”
creatività

VENERDì “ chi sei oggi ? ”
drammatizzazione

 

DIDATTICA

IL GIOCO SIMBOLICO

Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come se…”, simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale: fare la spesa al supermercato, preparare pranzi come al ristorante, lavare i panni come a casa, lavare e curare i bambolotti…

Il bambino impara a proporsi liberamente nell’ambiente e con i coetanei, impara giocando ad avvicinarsi al mondo degli adulti, a dare un senso a se stesso e alla realtà e a modificarla. Inoltre il gioco simbolico ha un carattere sociale, coinvolgendo i bambini fra di loro e con gli adulti.

All’interno del nido sono allestiti appositi spazi, che ricreano situazioni di vita quotidiana, finalizzati all’organizzazione autonoma dei bambini, affinchè questi possano rivivere le situazioni reali della vita quotidiana, assumendo ruoli diversi con i quali elaborano e precisano la loro visione della realtà.

L’utilizzo dei mediatori didattici quali: passeggini con bambolotti, mini cucine, mini assi da stiro, specchi ed oggetti di uso comune e quotidiano, è curata e fondamentale.

 

IL GIOCO SENSORIALE

Il gioco sensoriale ha lo scopo, attraverso l’uso di materiali diversi, di sviluppare la sensibilità tattile, la motricità, di imparare a modellare forme semplici, di apprendere il concetto dentro-fuori, di quantità, di trasformazione della materia (mescolando ad esempio farina ed acqua). I materiali usati sono molteplici: i korn-flakes ed il riso soffiato, la pasta cruda, il didò, la creta, la sabbia, la carta, la farina. Tazzine, colini, imbuti, secchielli, ciotoline serviranno a riempire, vuotare, travasare.

Manipolare, impastare, infilare, trasformare, sono attività che favoriscono lo sviluppo di competenze motorie, cognitive ed espressive. I bambini imparano a manipolare diversi materiali: la pasta di pane, la schiuma, le bolle di sapone, fanno una torta, la pizza, i biscotti; usano le formine per creare oggetti con cui giocare. Provano anche ad assaggiare cibi diversi ma senza vederli, provando a riconoscere l’odore, il gusto, magari giocando a chi indovinerà il maggior numero di sapori!

L’uso di materiali informi (pasta di sale, das, plastilina, impasti vari) e di elementi naturali (carta, stoffa, foglie, rami, fiori…) permette di sviluppare numerose attività divertenti per il bambino, le quali stimolano in lui il piacere della scoperta e dell’esplorazione. I travasi di materiali solidi e liquidi si prestano a molteplici scoperte, finalizzate al raggiungimento di numerosi obiettivi cognitivi e per la conquista dell’autonomia operativa.

Attraverso l’utilizzo di materiali di recupero (liquidi, farine, cereali, pasta, bottiglie di plastica, imbuti) il bambino acquisisce le abilità e le competenze necessarie per lo svolgimento di attività complesse come il coordinamento motorio occhio-mano, il controllo della motricità fine della mano, la pianificazione di un’attività in sequenza temporale e logica.

 

IL GIOCO MOTORIO

Il gioco motorio tende alla conoscenza graduale del proprio corpo sviluppando le capacità motorie (gattonare, camminare, correre, saltare, scendere, salire, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare indietro…). Per le attività motorie vengono utilizzati tappeti, strutture in legno ed in plastica, scivoli: sono svolte sia nell’aula gioco che nello spazio all’aperto.

Attraverso la musica i bambini si muovono, fanno gincane, imparano come muovere il loro corpo nello spazio.  Fanno tanti giochi con la palla, con i cerchi e provano a costruire una piccola pista da bowling. Tuffi in palestra (piscina piena di palline colorate) per prepararsi alla scalata dei cuscini.

 

LA DRAMMATIZZAZIONE

Travestirsi e truccarsi, indossando la camicia del papà o le scarpe con i tacchi della mamma, è il gioco più antico e affascinante del mondo. Attraverso questo gioco simbolico per eccellenza i bambini, imitano e fanno propri i gesti quotidiani degli adulti, imparano, elaborano e sperimentano i ruoli e le varie identità.  Usando la fantasia e l’immaginazione elaborano il loro vissuto, le emozioni che vivono nel rapporto con i loro genitori e con il mondo esterno.

Con l’aiuto di una borsetta o un cappello i bimbi inventano e raccontano delle storie, condividono insieme all’educatrice ad ai coetanei un momento speciale e un po’ magico, ricco di emozioni, dove ci si può trasformare in una strega o in un principe o ancora meglio, nella mamma o nel papà ed andare insieme a fare la spesa.

Attraverso i travestimenti i bambini imparano ad esprimere i sentimenti, a verbalizzare le loro emozioni ed a darle un nome ed un significato per acquisire nuova consapevolezza di sè. E’ un’occasione speciale per superare le incertezze e le paure identificandosi con i personaggi interpretati, per imparare a stare con gli altri, socializzare con grandi e piccini ed imparare a conoscersi ed a conoscere l’altro. Usiamo cappelli, borse, abbigliamento di vario genere!

 

Inserisci una commento